In un periodo in cui l’inquinamento atmosferico è dovuto anche agli scarichi delle caldaie, il controllo dell’efficienza energetica, comunemente chiamato bollino blu, diventa sempre più importante.
Cos’è il bollino blu?
Il cosiddetto bollino blu, che prende il nome dall’adesivo applicato sulla caldaia, rappresenta quindi una certificazione fondamentale e obbligatoria, secondo quanto previsto dal D.Lgs 311 del 2006 e dal DPR 74 del 2013.
Quando va effettuata la verifica?
Il controllo dell’efficienza energetica, da non confondersi con la manutenzione che ha scadenza annuale, va effettuato a intervalli regolari che variano al variare di tipologia e potenza della caldaia.
- Ogni anno, nel caso di caldaie a combustile liquido (come il gasolio) o solido (legna, pellet) con potenza superiore ai 100 kW;
- Ogni due anni, nel caso di caldaie a combustibile liquido o solido (con potenza fra 10 e 100 kW) e a gas, metano e GPL (con potenza superiore ai 100 kW);
- Ogni quattro anni, per caldaie a gas con potenza compresa fra 10 e 100 kW.
Inoltre, è necessario effettuare un controllo anche alla prima messa in servizio della caldaia, dopo l’installazione, o nel caso in cui siano stati effettuati interventi straordinari, come quelli per modificare l’efficienza energetica dell’appartamento servito dalla caldaia.
Cosa prevede il bollino blu?
Come facilmente intuibile, il bollino blu può essere rilasciato solo ed esclusivamente da ditte abilitate (solitamente i tecnici che si occupano della manutenzione annuale provvedono anche del controllo dell’efficienza energetica).
La verifica viene effettuata in due veloci passaggi: prima si verifica il funzionamento generale dell’impianto, poi effettuano la prova di combustione e dei fumi di scarico, che sono misurati tramite apparecchiature elettroniche.
Se i valori sono nei limiti i tecnici rilasciano un certificato e applicano il bollino blu, completo di data. Nel caso in cui i valori siano fuori scala è necessario riparare la caldaia prima di procedere a un nuovo test.
Oltre al rispetto per l’ambiente, effettuare il controllo entro le scadenze previste evita multe salate, che partono da un minimo di 500 euro, ed è un’ulteriore attestazione del corretto funzionamento della propria caldaia.
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